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Randonnée dei 2 golfi

Randonnée dei 2 golfi

Il 25 Giugno è il giorno del mio compleanno e quest’anno mi sono fatto come regalo un randonnée di oltre 300 km in bicicletta in solitaria e in autonomia, senza nessuna assistenza.

Volevo uscire dalla mia “confort zone” e dalla mia routine di allenamenti e gare di triathlon, fare una cosa diversa che mi mettesse alla prova.

Ho scelto un percorso tracciato dal gruppo ciclistico I Draghi di Cervignano, il Randonnée dei due golfi con partenza da Cervignano (UD) salendo per il carso, attraversando la Slovenia per arrivare poi in Croazia ad Abbazia, il rientro si passa per l’entroterra dell’Istria e si fa ritorno al punto di partenza a Cervignano per un totale di 302,5 km e circa 4.000 mt di dislivello, unendo il Golfo di Trieste al Golfo di Rijeka.

“… la presenza costante di questo viaggio: il rapporto di queste terre con il mare”

Non avendo mai fatto un’uscita in bicicletta così lunga avevo iniziato a ragionare su quale fosse l’attrezzatura migliore da utilizzare: borse, zaini, integratori, cibo …. ma alla fine ho deciso di non pensarci più di tanto e partire con il minimo necessario, una borsa sottosella bikepacking, 2 borracce da 750 ml e via andare!

Ho sempre pensato che chi viaggia è protetto da un’aura che in qualche modo protegge e aiuta i viaggiatori, quindi partenza e pedalare!

Sono partito alle 5 e 17 della mattina in sella alla mia bici da corsa Fondriest Aero TF2

compagna inseparabile di infiniti allenamenti e gare di triathlon ma per questa occasione trasformata in mezzo per cicloturismo in bicicletta, direi che ho snaturato un pò l’anima corsaiola di questa bici….. è stato come far fare il ronzino ad un purosangue da corsa, ma è stata brava e mi ha assecondato e accompagnato in questa nuova avventura!

L’idea inziale era di non aver nessun navigatore GPS e supporto tecnologico, volevo partire all’avventura con una minima traccia su carta, nella mia immaginazione mi vedevo come Don Chisciotte sul suo cavallo Ronzino che errava per il mondo con Sancho Panza…. poi però ho messo i piedi per terra e ho scelto di farmi aiutare dalla tecnologia, ho viaggiato con un navigatore Garmin edge 530 e con il V800 Polar al polso ….. alla fine dopo tanta strada sono stato felice della scelta perché non ce l’avrei mai fatta a completare il giro altrimenti.

La partenza è stata comica, dopo neanche 3 km pedalavo fresco e baldanzoso con con la mia bella attrezzatura ben ancorata (nella mia testa) alla bici, e cosa succede? PATATRAC !!!! mi cade tutto a terra, si è sganciata completamente la borsa sottosella. E giù madonne subito!!!

Ma come diavolo l’avevo legata? l’inesperienza ha fatto subito capolino nel mio viaggio.

Già dai primi chilometri, quando ho iniziato a salire sul carso e poi per quasi tutto il viaggio sono stato accompagnato dal profumo del mirto, pedalare all’alba in mezzo ai boschi e a questo profumo cadenzando il respiro con la pedalata mi ha fatto scollare completamente dalla realtà, era come recitare un mantra, mi sembrava di pedalare sospeso nell’aria in un altro mondo, una sensazione di libertà assoluta, i polmoni respiravano un’aria diversa, più ricca, facendomi quasi girare la testa….inebriato!

Gli incontri che ho fatto per strada non si contano, animali di ogni specie ma il più simpatico di tutti è stato il riccio in mezzo alla strada

era il padrone indiscusso della carreggiata e non si voleva spostare, mi fissava e sembrava dicesse :

“bello, qui è casa mia spostati tu e vattene!”,

ma almeno ha avuto la pazienza di farsi fotografare.

Uno dei momenti più belli di questo giro in bicicletta è stato quando sono sbucato dalle montagne nel Golfo di Fiume (Rijeka) in Croazia, vedere il mare dall’alto dopo tutto il caldo e la fatica delle salite è stato come vedere un’apparizione della Madonna

Sono corso giù per la discesa a tutto gas piegato sopra la bici e mi sono diretto ad Abbazia al mare, ho parcheggiato di tutta fretta la bici, mi sono spogliato e mi sono tuffato nel mare cristallino!

L’acqua era fresca e trasparente, un paradiso …. ho fatto un lunghissimo e lentissimo bagno senza nessuna fretta e mi sono goduto fino in fondo un bagno rigenerante…le mie gambe affaticate hanno ringraziato.

Nella sosta non poteva mancare una bella birra fresca e i civapcici con la cipolla e tanto per non farmi mancare niente anche il Kruskovac come digestivo (liquore alla pera croato). Prima di ripartire però ho dovuto smaltire il pranzo non proprio leggero da atleta e l’alcol …. me ne sono stato sdraiato al sole in spiaggia per un paio d’ore.

La ripartenza è stata bella tosta perché subito c’era una bella salita di oltre 12 chilometri con 1.000 metri di dislivello…. ho stramaledetto i civapcici mangiati a pranzo e le imprecazioni si espandevano per la vallata ….. e in molte lingue!

Il viaggio è proseguito tra saliscendi e paesaggi da fiaba che mi lasciavano a bocca aperta, paesini arroccati sui monti, vigneti, vallate quasi lunari, uno spettacolo!

Sono arrivato all’una di notte a destinazione e non senza qualche imprevisto finale, nel buio della notte giustamente si sono scaricate le batterie delle luci e non riuscivo più a vedere la strada tra la stanchezza e l’assenza totale di illuminazione, come prima risposta ho tirato giù 1000 madonne e tutti i santi, poi però mi sono fermato e ho alzato gli occhi al cielo, ero in una strada completamente buia in mezzo alla campagna e si vedeva un cielo stellato come penso di non aver visto mai, diamanti appesi che brillavano! Ripagato di tutta la fatica

Appena arrivato ho mollato la bici al volo e mi sono steso a terra, stremato ma felice, ho iniziato a tremare dalla stanchezza!

Alla fine ci ho messo19 ore per percorrere 302,5 km, MA CHE VIAGGIO!

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